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Sospendere le visite al relitto del Titanic in nome della sicurezza. A chiederlo è Charles Haas, presidente della Titanic International Society, organizzazione americana senza scopo di lucro istituita nel 1989 per preservare la storia del Titanic e degli eventi che circondarono il suo affondamento il 15 aprile 1912. "È tempo di considerare seriamente se i viaggi sottomarini al relitto del Titanic debbano finire in nome della sicurezza, alla luce anche del poco che resta da apprendere sul transatlantico", ha affermato. "Il ruolo svolto dai sommergibili con equipaggio nell'eseguire rilievi del relitto ora può essere assegnato a mezzi sottomarini autonomi, come quelli che hanno mappato la nave con immagini ad alta risoluzione la scorsa estate. Il mondo si unisce a noi nell'esprimere la nostra profonda tristezza e il nostro dolore per questo evento tragico ed evitabile", ha poi affermato parlando della morte delle cinque persone che viaggiavano a bordo del Titan, Hamish Harding, Shahzada Dawood, Suleman Dawood, Paul-Henri Nargeolet e Stockton Rush. Haas ha anche reso omaggio a Nargeolet, affermando che la sua "conoscenza del relitto e del sito del relitto era unica e senza pari". "Il comandante Paul-Henri Nargeolet ha portato a questa spedizione più di un quarto di secolo di esperienza, facendo più immersioni al relitto del Titanic di chiunque altro sulla terra. La sua disponibilità a condividere tali informazioni ha tenuto il mondo informato sulle condizioni di deterioramento del Titanic e ha contribuito a riscrivere parti significative della storia della nave. Purtroppo, quella conoscenza insostituibile è andata perduta". Haas ha quindi sottolineato la necessità di avviare "un'indagine ampia e dettagliata da parte della Guardia Costiera degli Stati Uniti, del National Transportation Safety Board e/o delle loro controparti canadesi. Dovrebbero indagare a fondo sul design, la struttura, i sistemi di comunicazione e di sicurezza del sommergibile, i preparativi e le procedure di emergenza, nonché la vicinanza, la capacità di intervenire con rapidità e il dispiegamento dei sistemi di soccorso in acque profonde. Inoltre, la regolamentazione internazionale dovrebbe prevedere ispezioni preventive estensive dei sommergibili. Proprio come il Titanic ha insegnato al mondo lezioni sulla sicurezza, così dovrebbe fare la perdita del Titan". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)