(Adnkronos) – "In Italia circa 1 milione di laureati in ingegneria, di cui 250mila iscritti all’Albo, uno su quattro. Dobbiamo far comprendere alla società civile e al legislatore che, al pari dell’avvocato e del medico, l’iscrizione all’Albo è garanzia di sicurezza per la cittadinanza". A dirlo oggi Domenico Perrini, presidente del Consiglio nazionale ingegneri, in occasione dell'evento organizzato per festeggiare il centenario dell’istituzione dell’Albo degli ingegneri. "Occorre cominciare a lavorare – spiega – per far sì che tutti gli ingegneri italiani possano essere accolti all’interno dell’Albo. Sin da quando, nel 1875, si cominciò a parlare di un’istituzione di un albo degli ingegneri e degli architetti, al centro fu subito messa la sicurezza della committenza, dei cittadini". “Avendo avuto a che fare da sempre – dice Guido Castelli, commissario per la Ricostruzione post terremoto del Centro Italia – con le questioni relative ai terremoti, so bene quanto sia fondamentale il ruolo degli ingegneri. Grande importanza ha l’applicazione del principio di sussidiarietà. Gli ingegneri possono essere uno degli elementi per rispondere ad una delle maggiori difficoltà di oggi: la scarsa capacità di spendere le risorse disponibili”. “In passato – ricorda Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – abbiamo realizzato infrastrutture importanti in tempi contenuti. Grandi opere come completamento del Mose, il Ponte sullo Stretto e il completamento dei corridoi europei sono fondamentali affinché il Paese si sviluppi e torni a crescere. In questo diventa fondamentale il ruolo delle imprese e dei professionisti come gli ingegneri”. "Sì alla ripresa dell’immagine dei professionisti come base per la ripresa e lo sviluppo del Paese. L'obbligatorietà dell'iscrizione all’Albo è un tema che va valutato attentamente. L’iscrizione è un valore aggiunto, a cominciare dalla deontologia". A dirlo il senatore di Forza Italia e vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. “Nella mia vita – sottolinea Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura -stranamente non ho mai polemizzato con un ingegnere. E’ difficile che l’opera di un ingegnere possa essere soggetto a critiche o opinione. E’ uno dei motivi per cui parliamo poco di loro. Abbiamo bisogno di ingegneri, è così essenziale il loro lavoro che non ci occupiamo mai di loro, sono loro ad occuparsi di noi. L’ingegnere prolunga l’opera di Dio”. "Rivolgo il mio augurio – afferma Deborah Bergamini, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera e vicepresidente Ppe al Consiglio d'Europa – a tutti gli ingegneri. Una professione così complessa, così alta. Forza Italia ha sempre difeso gli ordini professionali. Non una casta ma un ente che offre garanzie di etica, di deontologia e di competenza. Gli ingegneri sono la spina dorsale del Paese. I tutori e i garanti della sicurezza di tutti. Una responsabilità enorme. In questo senso, l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Ordine degli ingegneri la trovo una cosa giusta". "Gli ingegneri – sostiene il presidente dei senatori Pd Francesco Boccia -hanno attraversato tutte le trasformazioni e le innovazioni cui è andato incontro il Paese. Personalmente ho sempre sostenuto la funzione dei Politecnici, per avere il know-how necessario allo sviluppo del Paese. Sulle lauree abilitanti penso si possano trovare delle convergenze, così come si deve ragionare sull’eventuale obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo da parte degli ingegneri che agiscono nelle pubbliche amministrazioni". "La professione di ingegnere – spiega dirlo Maurizio Lupi, leader di Noi moderati – è fondamentale per lo sviluppo complessivo della comunità. L’Ordine degli ingegneri, ma più in generale gli Ordini professionali, sono garanzia di serietà e competenza. Non dobbiamo rottamare ma rigenerare. In questa ottica vedo anche la prospettiva dell’obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo per gli ingegneri". —lavoro/professionistiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)