(Adnkronos) – Il sistema termale italiano alla prova del rilancio dopo la pandemia. A marzo 2023 sono 317 gli stabilimenti termali che operano nel Paese, il 90% accreditato con il Servizio sanitario nazionale. In Campania (95) e in Veneto (92) si concentra la maggior presenza di imprese. In tutte le regioni esistono stabilimenti termali, tranne che in Molise. Il punto del settore è stato fatto a Roma durante l'evento 'Le terme-salute e benessere senza tempo', promosso da Federterme e Ebiterme. I ricavi totali del settore nel 2022 sono stati in totale poco meno di 1,4 miliardi, in recupero dopo la caduta del 2020 e 2021. Ma nel 2019 erano stati superiori a 1,5 miliardi. Per rilanciare tutto il comparto oggi è stata presentata a istituzioni, operatori e addetti ai lavori la piattaforma 'Italcares'. "Le persone vogliono vivere meglio e di più e hanno capito che le terme sono lo strumento più naturale e più economico. Lo facevano i romani duemila anni fa. In Francia, Spagna, Slovenia e Portogallo le terme sono esplose e oggi è il momento dell'Italia. Oggi presentiamo Italcares, una piattaforma utile per attrarre i flussi turistici medicali e del benessere per i prossimi anni – ha spiegato Massimo Caputi, presidente Federterme Confindustria – Pur riconoscendo all'Italia le migliori acque e cure del mondo, gli operatori nordeuropei ci rispondono sempre che non mandano i loro assistiti da noi perché manca l'organizzazione. Allora abbiamo 'copiato' migliorando i modelli degli altri Paesi e abbiamo creato una piattaforma, Italcares, che consente sia agli operatori che ai singoli di potersi approcciare alla sanità e al benessere e prevenzione italiana in modo abbastanza rapido". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)