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"Una catastrofica perdita di pressione" con "un'implosione". Sarebbe questa la causa del disastro del sommergibile Titan, disperso nell'Oceano Atlantico da domenica con 5 persone a bordo e distrutto nella missione destinata a raggiungere il relitto del Titanic. La Guardia costiera degli Stati Uniti, dopo il ritrovamento di alcuni detriti, ha fornito un aggiornamento sulle operazioni in corso. Un sottomarino comandato a distanza ha rinvenuto rottami a circa 5-600 metri dal Titanic, ha detto il contrammiraglio John Mauger. I detriti sono stati analizzati dagli esperti e le famiglie dei passeggeri sono state informate. Le ricerche hanno consentito di individuare 5 frammenti in un'area relativamente ampia: "Questa è stata la prima indicazione relativa ad un evento catastrofico avvenuto". La ricerca e il recupero dei corpi delle vittime proseguirà, nonostante le condizioni complesse. "Il fondo dell'Oceano a oltre 3.200 metri di profondità è un ambiente incredibilmente ostile. I detriti sono coerenti con l'ipotesi di una catastrofica implosione del sommergibile, continueremo a lavorare e a cercare nella zona, ma non ho una risposta", ha detto riferendosi ai tempi che potrebbero essere necessari per completare l'operazione. "Posso solo immaginare cosa abbiano passato" le famiglie dei passeggeri, "spero che questa scoperta possa dare un po' di sollievo in questo momento difficile", ha aggiunto Mauger. Ci vorrà tempo per chiarire nel dettaglio gli eventi che hanno portato al disastro in un caso "incredibilmente complesso". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)