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“L’IA può far paura”, ha detto il cantautore e musicista Morgan, durante la premiazione dei vincitori del Premio Giuseppe Turrisi, promosso da Sielte SpA, azienda italiana leader nel settore delle telecomunicazioni, che si è tenuta mercoledì 21 giugno, presso la Serra del Palazzo delle Esposizioni a Roma. “La tecnologia è importante, lo è anche nel mondo della musica, e il musicista stesso è uno strumento del progresso tecnologico, che si esprime attraverso il linguaggio musicale; ciò che fa paura è come l’uomo utilizzerà l’Intelligenza artificiale (IA)”, ha sottolineato Morgan. “Nella società attuale l’unica misura di realizzazione individuale sembra essere il raggiungimento di un elevato status economico, tralasciando quello etico e morale”, ha specificato il cantautore. “Per questo gli uomini useranno l’Intelligenza Artificiale (IA), ma lo faranno male”, ha affermato Morgan. “Gli uomini più ricchi e desiderosi di accrescere il loro patrimonio e potere, impiegheranno l’Intelligenza Artificiale (IA) come loro esercito personale, per combattere in guerra contro altri uomini; E fa paura il fatto che secondo le previsioni è qualcosa che si verificherà potenzialmente entro due anni”, ha continuato Morgan. “L’intelligenza artificiale (IA) deve essere usata come aiuto e ausilio per l’essere umano e non come nemico”, ha sottolineato Morgan. “I governi, nel minor tempo possibile, dovranno provvedere all’introduzione di una regolamentazione per arginare i pericoli che derivano dall’Intelligenza Artificiale (IA). “La tecnologia rimane comunque un elemento importante per la musica perché consente di riprodurre cose difficilissime in un tempo minore”, ha specificato Morgan. L’artista ha poi recitato una poesia, ‘Il tempo del lavorò, dove esprime una critica esplicita alla continua ricerca di denaro a scapito delle altre aree della nostra vita. “Il tempo va vissuto come ci piace, svolgendo il lavoro che ci piace, volendo non finisse mai e non sperando il contrario”, ha detto Morgan nella sua poesia. Il cantautore si è, poi esibito riproducendo il preludio in do maggiore di Bach al pianoforte. Ha concluso la sua esibizione intonando ‘Yesterday’ dei Beatles, in quanto entrambi le canzoni sono legate alla spedizione dell’Apollo 13, nello Spazio. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)