(Adnkronos) – “Dobbiamo aumentare l'utilizzo del digitale nel settore pubblico e anche nelle piccole e medie imprese. L'intelligenza artificiale ha dimostrato un’importante scalabilità ed è una tecnologia che pian piano sarà resa disponibile a tutte le diverse realtà. I costi saranno più accessibili e questo pone più sfide sulla gestione del cambiamento, da un punto di vista della cultura, delle competenze e sul cambiamento organizzativo del modo di fare il business”. È questo il pensiero di Mauro Macchi, amministratore delegato Accenture Italia, a margine dell’edizione 2023 di Accenture Technology Vision, il report annuale della società di servizi che indaga i principali trend che caratterizzano gli sviluppi tecnologici futuri. Dallo studio, che ha coinvolto complessivamente 4.777 aziende in 34 paesi e 25 settori merceologici, è emerso che l’AI generativa è la tecnologia più promettente e la sua adozione renderà necessario formare nuovi talenti e portare all'upskilling/reskilling 9 milioni di lavoratori. Investire in formazione porterà anche alla creazione di 2,5 milioni di nuovi lavori direttamente collegati a questa tecnologia: “Aziende come la nostra dovranno evolversi e cambiare il mix di competenze. Stiamo cercando di accelerare tutti i percorsi di formazione per stare al passo con le nuove tecnologie – sottolinea Macchi- Sicuramente avremo più bisogno di alcune figure professionali come i Front Ingegner, cioè persone che hanno la capacità di fare le giuste domande piuttosto che solamente trovare risposte, quindi un forte investimento da parte nostra: la settimana scorsa abbiamo dichiarato, infatti, che a livello globale Accenture investirà 3 miliardi nei prossimi tre anni anche sul fronte competenze, quindi l’obiettivo è creare professionisti con alta specializzazione per interpretare l'utilizzo di queste tecnologie nei diversi settori”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)