«I fenomeni criminali giovanili sono sempre più in aumento e l’arresto di due minorenni a Milano, accusati di aver aggredito e rapinato studenti universitari, ne è la triste conferma. La Polizia è chiamata quasi ogni giorno a confrontarsi con una realtà che purtroppo prende sempre più piede».
Lo dice Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).
«Plauso ai colleghi del Commissariato Città Studi di Milano che, con professionalità e indagini certosine, sono riusciti a individuare i presunti responsabili e a mettere un freno alla banda».
I fatti
Lunedì 17 aprile, a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in istituto di reclusione minorile nei confronti di due cittadini italiani, entrambi minorenni, emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Milano, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale minorile che ha coordinato le indagini condotte dagli agenti del Commissariato Città Studi.
Le indagini dei poliziotti di via Cadamosto hanno permesso di ricostruire quanto accaduto la sera del 21 gennaio scorso nei pressi di Piazza Leonardo Da Vinci, quando un nutrito gruppo di giovanissimi, dopo aver accerchiato 5 studenti universitari, tentarono di rapinare del portafogli uno di loro, un 19enne italiano, aggredendo con pugni al volto un secondo compagno di studi intervenuto in sua difesa, il quale riportava una prognosi di 30 giorni. In tale frangente, nell’immediatezza dei fatti, gli agenti della volante del Commissariato Città Studi riuscivano ad individuare uno dei tre autori della rapina, traendolo in arresto in flagranza di reato, mentre le indagini per identificare gli altri due sono proseguite nei mesi successivi.
Gli accertamenti degli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato hanno poi permesso di risalire all’identità degli altri due minori, uno di questi già con precedenti specifici, fino alla esecuzione, in data odierna, delle misure cautelari emesse dal Tribunale dei Minori.
Proseguono le indagini per accertare gli autori di episodi simili, accaduti nella stessa area nei primi mesi del 2023.