E’ morto oggi al Campus Biomedico di Roma dove era ricoverato, l’avvocato Eugenio Pini. Aveva 52 anni e lottava da tempo contro un brutto male.
Nato a Roma, classe 1970, lascia la moglie, il medico chirurgo anestesista Marion Kristine Verdi e tre figli.
Laureato in Giurisprudenza, oltre alla professione forense era anche docente di Tecniche investigative presso la Facoltà di Giurisprudenza – Indirizzo Criminologia, dell’Università degli Studi ECampus di Roma.
L’avvocato Pini ha conseguito la laurea in legge e, mentre si preparava per il concorso in magistratura, ha vinto il concorso nella Polizia di Stato, animato da un grande senso di giustizia e legalità. Resosi conto che molto spesso gli uomini in divisa sono le vere vittime, quelle silenziose e di cui nessuno parla, lascia la divisa e consegue l’abilitazione alla professione forense, schierandosi non da una parte, bensì dalla parte del giusto.
Legalità e Giustizia sono state le colonne portanti del suo percorso di vita e professionale, con uno sguardo alla sicurezza e al mondo delle Forze dell’Ordine verso il quale ha avuto sempre un occhio molto attento. Era infatti, come si legge sul suo sito piniandpartners.com, il punto di riferimento legale di primarie organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e di associazioni di categoria.
E’ stato il legale difensore in molti processi a carattere nazionale, che hanno visto alla sbarra appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Il suo ultimo successo giudiziario lo ha ottenuto il 30 gennaio 2020, con l’assoluzione dei tre agenti in forza presso il commissariato di Cesena, Christian Foschi, Giancarlo Tizi e Marco Pieri, coinvolti nel cosiddetto “caso Narducci” e ottenendo che gli atti fossero rimandati al PM per procedere contro Filippo Narducci per falsa testimonianza e calunnia.
L’avvocato Eugenio Pini era anche il legale di importanti società italiane e straniere, oltre che di molti personaggi noti.
Aveva anche un occhio verso il sociale, infatti era il presidente dell’associazione Legalità e Sicurezza, si occupava di difesa e tutela delle donne vittime di violenza ed era anche legale del Centro Nazionale contro il bullismo “Bulli Stop”, che ha lo scopo di contrastare il bullismo in tutte le sue forme.