La ripresa del lavoro in presenza e della mondanità, nonché la rinnovata possibilità di viaggiare, dopo la fase più acuta del COVID-19, hanno portato tutti a stare più fuori casa, e di conseguenza anche il fenomeno dei furti in abitazione ha trovato nuovo spazio.
A seguito delle numerose segnalazioni giunte nelle ultime settimane, in particolare da alcune zone della città, su disposizione del Sig. Questore di Reggio Emilia, Dott. Giuseppe Ferrari, sono stati intensificati i controlli e sono stati sollecitati tutti gli operatori a porre particolare attenzione ad autovetture e persone sospette.
Proprio l’attenzione e l’efficienza consentivano di trarre subito in arresto il presunto autore di un furto presso i garage di un condominio in zona San Maurizio.
Alle ore 23:25 del 06 gennaio 2023 le Volanti intervenivano in via Zonta in seguito alla segnalazione pervenuta da una cittadina che allertava della presenza di un giovane, a lei sconosciuto, all’interno dei garage condominiali. Giunti immediatamente sul posto, gli operatori delle Volanti costatavano che l’uomo si era già allontanato ma si mettevano subito alla ricerca, percorrendo tutte le strade idonee alla fuga. La ricerca si concludeva subito dopo, infatti, l’uomo veniva individuato poco lontano dal luogo del furto a bordo di una bicicletta. L’uomo provava a sottrarsi al controllo, ma dopo un breve inseguimento, gli operatori delle Volanti riuscivano a fermarlo e lo accompagnavano presso gli uffici della Questura per i necessari accertamenti.
Il 26enne, presunto reo, sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di arnesi atto allo scasso nonché dei beni provento del furto. L’uomo, infatti, si era introdotto in tre garage asportando la bici su cui si era allontanato e altri beni, che venivano riconosciuti dalle vittime. Al termine dei necessari accertamenti l’uomo veniva tratto in arresto per l’ipotesi di reato di furto in abitazione continuato e denunciato in stato di libertà per l’ipotesi di reato di ricettazione. Condotto al giudizio direttissimo, il presunto reo veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma da parte dell’Autorità Giudiziaria.