«Se due Carabinieri vengono aggrediti quando intervengono per sedare una lite, dovendo poi ricorrere al soccorso sanitario a causa delle percosse subite, vuol dire che lo Stato ha fallito e non viene riconosciuto».
Lo dichiara Roberto Di Stefano, segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Come sindacalista dei Carabinieri sono preoccupato delle condizioni di sicurezza nella quali noi, Forze dell’Ordine, esercitiamo la nostra funzione quotidiana di tutori dell’ordine, di garanti dei diritti di ogni cittadino, soprattutto di quelli che vivono nelle aree più difficili del nostro paese. Siamo anche cittadini – continua Di Stefano – che vivono queste aree dove la maggioranza dei carabinieri e poliziotti sono anche cresciuti. Se chi nasce e vive nei centri delle nostre città tende a dare per scontate la bellezza dei luoghi e la funzionalità delle istituzioni, chi vive nelle periferie sa benissimo le difficoltà derivanti dalla emarginazione e vede chi e cosa si sostituisce allo Stato, aumentando le difficoltà nel riconoscerlo e nel seguire le norme che tutti ci siamo dati per una società civile e di giusto progresso per tutti. Stasera – conclude Di Stefano – saremo a Tor Bella Monaca, in Viale Santa Rita da Cascia, dove dalle 18, insieme alle associazioni e ai cittadini che tuteliamo ogni giorno quando indossiamo le nostre divise, ci uniremo in una fiaccolata che simboleggia la vicinanza e nutre l’unione tra tutte le parti della società civile. Per riprenderci, insieme, le strade e la narrativa, per far capire che il popolo delle periferie non è solo e abbandonato».