Il decreto del Ministero della Difesa del 29 settembre 2022 ha data esecuzione al pagamento dell’indennità di comando a tutti i Comandanti di Stazione e di Tenenza del servizio Territoriale dell’Arma dei Carabinieri, con decorrenza e relativi arretrati dal mese di gennaio 2021.
Già nell’aprile del 2021, nel documento che consegnammo al Comandante Generale nel corso dell’incontro in Viale Romania – chiedemmo al Generale Luzi proprio di comprendere l’esigenza di riconoscere una giusta e adeguata indennità di comando commisurate alle responsabilità derivanti dall’essere responsabili di Militari. Pensavamo, per esempio, ai capo squadra dei NORM delle grandi città, ai capi squadra dei reggimenti/battaglioni, ai responsabili dei nuclei comando e delle centrali operative, insistendo sulla “necessità di prevedere e strutturare indennità specifiche che premino l’impegno del “Comando e della Direzione del Personale”, che è alla base del buon funzionamento di qualsiasi organizzazione, al di là del grado rivestito.”
Quindi mentre non possiamo non essere contenti di questo corretto e giusto riconoscimento a chi ha la responsabilità di altri Colleghi, riconoscendo lo sforzo del Comando Generale, ci chiediamo perché non sia stato esteso a tutti i servizi coinvolti nei servizi di prossimità alle Comunità, inclusi quelli in appoggio temporaneo, e, soprattutto, chiediamo al Comandante Generale il perchè non sia stato previsto lo stesso trattamento anche per le Stazioni della Forestale che sono inserite nel sistema territoriale, anche attraverso il servizio 1515 che è perfettamente integrato nelle Centrali Operative che dispongono dei servizi dei Carabinieri Forestali.
Come al solito nei processi decisionali che interessano il personale manca la partecipazione dei sindacati, ormai una realtà non più ignorabile. Siamo qui, Generale Luzi, non deve fare altro che convocarci e ascoltare chi rappresenta realmente i Carabinieri.