«L’era attuale di forte sviluppo tecnologico, mette a nostra disposizione delle strumentazioni efficaci ed economiche che potrebbero davvero rivoluzione le attività di polizia, rendendo il servizio ancora più efficiente, intensificare la prevenzione dei reati e dare man forte in indagini in complesse. L’utilizzo del drone, oggi presente ovunque e utilizzato finanche nel cinema, nella fotografia e nelle investigazioni private, potrebbe davvero portare le forze dell’ordine ad essere all’avanguardia, sostituendo i classici strumenti come la telecamera, utilizzata nei cortei e servizi di ordine pubblico».
A lanciare l’idea e ad appellarsi al Capo della Polizia e al mondo politico è Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale di Polizia (Mosap).
«Il drone – dice Conestà – dovrebbe essere uno imprescindibile strumento di lavoro in dotazione alle articolazioni territoriali della pubblica sicurezza, per la ordinaria attività quotidiana, prestandosi ad un impiego duttile, efficace ed economico.
La sua duttilità di esercizio, silenziosità, volo notturno, possibilità di sorvolo a bassa ed alta quota, capacità di ripresa video e fotografia in alta definizione, si presta ad infinite applicazioni sia in ambito preventivo, si pensi ai servizi di ordine pubblico, che nel settore della Polizia Giudiziaria, finanche ai servizi di prevenzione in ambito stradale, ferroviario, in alta montagna e zone impervie o difficilmente accessibili. I colleghi della
Polizia Scientifica e di Polizia Giudiziaria, adeguatamente formati ed istruiti, attraverso questo economico strumento tecnologico, potrebbero assicurare una potenzialità operativa incomparabile a quella fornita attualmente con gli strumenti tradizionali. Ci auguriamo che la nostra proposta sia tenuta in considerazione e invitiamo le forze politiche in corsa per il Governo a valutare di inserirla nell’agenda delle priorità, perché una polizia efficiente – conclude – significa più sicurezza per i cittadini».