«Non condividiamo affatto la scelta della Rai di sospendere la fiction in programma sul Generale Dalla Chiesa, per ‘par condicio’ a seguito della candidatura della figlia Rita con Forza Italia. Non entriamo nel merito della sua scelta politica, non ci interessa d’altronde, ma vorremmo ricordare che anche il fratello della signora Dalla Chiesa ha militato in politica, in schiere opposte, senza aver mai suscitato così tanto clamore».
Lo dice Massimiliano Zetti Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Una valorosa e gloriosa figura come quella del Generale Dalla Chiesa, brilla di luce propria, non ha nulla a che vedere con le scelte dei figli. Ricordare un esempio di legalità, un Servitore dello Stato, non significa fare campagna elettorale, ma è un dovere morale di ognuno. Ricordare chi ha lottato e ha sacrificato la propria vita nella lotta alle mafie non è vetrina, ma serve ai cittadini per capire da che parte stare. È vergognoso – conclude Zetti – mettere il bavaglio al ricordo per mero capriccio politico. È uno schiaffo agli uomini e donne in divisa che sull’esempio del Generale Dalla Chiesa giurano fedeltà a questo Paese».