«I pochi taser in dotazione alle forze di polizia sono stati uno specchietto per le allodole per l’opinione pubblica ma non per i Carabinieri che ogni giorno devono fare i conti con violenti e esagitati pronti a tutto. Ieri pomeriggio un Carabiniere della Stazione Carabinieri di Settimo San Pietro, intervenuto con la pattuglia dopo la segnalazione circa un extracomunitario in stato di agitazione, è stato preso a morsi con asportazione di brandelli di carne al braccio e al petto, venendo in seguito ricoverato per probabile intervento chirurgico. Una delle tante orribili situazioni cui siamo costretti quotidianamente».
Lo rende noto Massimiliano Zetti, Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Nel porgere la solidarietà al collega, ci mettiamo a disposizione tramite la Segreteria Provinciale per assisterlo in tutto ciò di cui avrà bisogno. Detto ciò – continua Zetti – dobbiamo però far emergere che i militari delle stazioni non hanno in dotazione il taser, e forse ieri si sarebbe rivelato di vitale importanza per l’incolumità del collega. Nonostante ciò, siamo a conoscenza che le pattuglie del NORM della Compagnia Carabinieri di Quartu escono in servizio senza avere al seguito i taser, pur essendo stati distribuiti al Reparto e il personale addestrato all’uso. Il Nuovo Sindacato Carabinieri chiede, a chi ne ha la responsabilità, di superare questa impasse, attesa la necessità e utilità dello strumento che aiuta ad evitare i contatti ravvicinati con le persone esagitate a tutela della salute degli operatori su strada».