«Quarantadue anni fa moriva per mano di cosa nostra il Capitano dell’Arma Emanuele Basile. Un uomo, un carabiniere, un servitore dello Stato al quale ha dato la vita per amore di legalità e giustizia. Abbiamo il dovere di ricordarlo e ricordare il suo sacrificio nella lotta alle mafie e a ogni forma di criminalità».
È il ricordo di Massimiliano Zetti, Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) in occasione dell’anniversario della morte del Capitano Basile, ufficiale dell’Arma tarantino, ucciso a Monreale il 4 maggio del 1980.
«La storia di Emanuele Basile vive nelle azioni quotidiane di uomini e donne in divisa che ogni giorno onorano il giuramento prestato, operando a tutela dei cittadini. Il suo sacrificio ci ricorda quello cui siamo chiamati, la lotta al crimine e a ogni forma di illegalità. Possa il nostro abbraccio raggiungere i suoi cari».