Nell’anno 2000, la donna raggiunge un altro grande traguardo, ovvero la possibilità di entrare nelle Forze Armate.
Le Forze Amate e l’Esercito Italiano quindi, si trovano ad affrontare un progressivo passaggio da una Forza Amata mono-genere ad una mista – afferma Sara RONCONI Vice presidente della Regione Lazio e responsabile del Dipartimento discriminazioni e molestie del Sindacato S.I.A.M.O. Esercito. Questa sarà una delle trasformazioni più significative della politica militare dell’ultimo ventennio.
Le Forze Armate hanno sicuramente raggiunto molti traguardi e le donne hanno confermato quanto pensavano al riguardo, ossia il positivo inserimento con una forte ed elevata capacità di rapportarsi ed identificarsi con il mondo militare.
Quindi, detto questo, la domanda che ci poniamo oggi è questa:
Dopo 20 anni l’Esercito è pronto ad accogliere il personale femminile ed a rapportarsi con loro? Magari da un punto di vista logistico/alloggiativo si, ma dopo tanti anni ci siamo resi conto che i rapporti tra personale maschile e personale femminile non sempre sono in linea con quello che ci aspettiamo. Ci siamo resi conto che i rapporti tra i due sessi, in ambito militare, sono regolamentati oggi solo dal buon senso e che in realtà in ambito Difesa, siano totalmente assenti previsioni nel nostro ordinamento a contrasto di reati quali ad esempio lo stalking o le molestie sessuali.
Crediamo quindi che non si possano lasciare che reati cosi gravi, ricadano esclusivamente sulle spalle dei Comandanti di Corpo, lasciando a loro la totale responsabilità di decidere su come procedere, basandosi unicamente su direttive interne, come quella del 2019, che definiscono le molestie sessuali, fornendo solo una serie di indicazioni utili a supportare e prevenire solo in parte situazioni di questo genere.
Sulla scorta di quanto detto, intendiamo ringraziare le Senatrici Isabella RAUTI (FdI) e Alessandra MAIORINO (M5S), che sono intervenute con la presentazione di due DDL (i testi n.1193 e 1478) per l’introduzione nel codice penale militare di pace dei reati contro la violenza privata, la violenza sessuale e gli atti persecutori.
La violenza sessuale in tutte le sue sfaccettature, violenza privata, atti persecutori, stalking, revenge porn, a seguito dell’approvazione di questi testi, finalmente verranno ritenuti reato anche nell’ordinamento militare, proseguendo in direzione del raggiungimento di un ulteriore traguardo verso una reale parità di genere.
La tematica era stata affrontata anche il giorno 12 Marzo 2022, durante il meeting – “Lavoratrici in Uniforme” – organizzato dal S.I.A.M.O. Esercito e dalle altre sigle Sindacali delle Forze Armate, dei Carabinieri e Guardia di Finanza, (https://www.facebook.com/siamoesercito/videos/491531065768892), in cui i Sindacati e gli importanti ospiti intervenuti, hanno affrontato i temi dell’uguaglianza, della parità di genere e delle violenze nel mondo militare.
Nel Meeting abbiamo sottolineato, più volte, l’ importanza di adeguare il Codice Penale Militare di Pace, che oggi risulta fermo al 1941 ed in cui tali reati, al momento, non sono inseriti.
Il nostro augurio – conclude Sara RONCONI – è che la proposta di legge sia esaminata e introdotta nel più breve tempo possibile, in maniera tale da tutelare quei colleghi e colleghe che si troveranno a subire queste violenze, per poi tornare a vivere serenamente la propria vita. Può sembrare banale, ma è indispensabile premettere che la molestia sessuale non ha sesso e può vedere coinvolti sia donne che uomini, è quindi necessario sottolineare che questo tipo comportamenti deviati, rappresentano un’assoluta mancanza di rispetto della dignità della persona e si pongono in totale contrasto con i Valori e i Principi della nostra amata Forza Amata.