«Nella caserma dei Carabinieri F. Caracciolo di Napoli, i militari del Nucleo radiomobile che effettuano arresti, sono costretti a piantonare i soggetti fermati negli uffici, perché non ci sono celle di sicurezza. Il tutto a rischio di aggressioni e conseguenze gravissime per i colleghi».
Lo fa sapere la segreteria regionale Campania del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Molto spesso si tratta di persone pericolose e scalmanate che non hanno nulla da perdere e inveiscono contro i militari che si trovano ad operare in luoghi angusti ed a stretto contatto con i soggetti fermati, non rispettando alcun criterio di sicurezza. Non si può lavorare in questo modo – aggiunge il sindacato – per non parlare poi delle strumentalizzazioni che potrebbero seguire a un arresto effettuato in questo modo. Chiediamo che siano presi immediati provvedimenti. Quanto ancora devono sacrificarsi i carabinieri per vedere riconosciuti i loro diritti?»