A seguito di un’articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, la Polizia di Stato della Questura di Torino, nella mattinata odierna ha eseguito n.13 misure cautelari (di cui n.2 in carcere e n.2 arresti domiciliari, n.9 misure cautelari tra obblighi di firma e divieti di dimora a Chiomonte e Giaglione), nei confronti di leader e militanti di Askatasuna, a carico dei quali sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi in ordine ai reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e violenza privata aggravata, commessi sia nel contesto cittadino che nell’ambito della mobilitazione contro la TAV in Val di Susa.
In merito ai ripetuti attacchi ai danni dei cantieri TAV di Chiomonte e San Didero, il materiale video-fotografico ed i sequestri effettuati sui luoghi hanno consentito di raccogliere elementi per dimostrare l’utilizzo di artifici pirotecnici, materiale infiammabile, pietre e bulloni, fionde, frombole, tubi da lancio per razzi e altri strumenti da lancio artigianali.
Tav Pianese Coisp bene operazione no sconti a violenti
Nel corso degli ultimi anni il movimento No Tav ha fatto di tutto perché ci scappasse il morto tra le Forze di Polizia. Abbiamo registrato il lancio di bombe carta gli artifizi pirotecnici utilizzati come proiettili i massi e le biglie di acciaio scagliati contro gli agenti episodi criminosi che non facciamo fatica a definire veri e propri tentativi di omicidio nell’ambito di un sistema di eversione terroristica. Non possiamo perciò che esprimere soddisfazione per l’importante operazione condotta dalla Digos e dalla Procura”. Così in una nota il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese. Gli agenti di Polizia rappresentano il primo cordone di sicurezza dello Stato quello più esposto alla merce’ di delinquenti e criminali – aggiunge -. Auspichiamo che questo venga pienamente riconosciuto anche in sede giudiziaria senza sconti. Perché non vi è davvero alcun dubbio che le violenze in Val Susa siano state perpetrate sulla base di una associazione eversiva”.
Tav Siulp ‘plauso polizia serve passo avanti magistratura’
Un grande plauso per l’operazione condotta dagli uomini della Digos di Torino coordinati dalla Procura che e’ riuscita ad individuare e ad assicurare alla giustizia pericolosi esponenti dei centri sociali che hanno negli anni attaccato sistematicamente le forze dell’ordine nel chiaro intento di colpire i lavoratori di polizia a presidio dei cantieri TAV . Cosi’ in una nota il segretario generale del sindaco di polizia Siulp Torino Eugenio Bravo. Lascia tuttavia perplessi la scelta di derubricare il reato di associazione sovversiva contestata dalla pubblica accusa nei confronti di questi centri sociali – aggiunge Bravo – attesi gli annosi e continui attacchi diretti a fermare la costruzione della Tav attraverso una guerriglia organizzata ‘militarmente’ assalendo con violenza e ferendo anche gravemente gli operatori delle forze dell’ordine impegnate. ormai da decenni con grande sforzo degli organici e di spesa pubblica nella difesa dei cantieri . Secondo il Siulp il prossimo passo tocca alla magistratura giudicante che dovra’ stabilire quanto siano gravi gli atti di violenza e di aggressione commessi sistematicamente nei confronti delle forze dell’ordine e contro la Tav e soprattutto cercare una soluzione giuridica affinche’ la sanzione penale possa esercitare la giusta deterrenza nei confronti di questi professionisti del disordine.
Tav Fdi sgombrare centro sociale Askatasuna
Non servivano le operazioni di polizia di stamattina per sapere che il centro sociale Askatasuna e’ un pericolo per la citta’. Bene l’intervento delle forze dell’Ordine ma il problema rimane politico non si puo’ ammettere un luogo che da sempre e’ al centro di azioni violente. Askatasuna e’ un pericolo per la citta’ in uno stabile della citta’ una beffa e un insulto ai torinesi. Il sindaco chieda immediatamente lo sgombero. Sottoporremo ancora una volta al Ministro l’esigenza di chiudere il centro sociale . Lo afferma Augusta Montaruli parlamentare di Fdi. Solo due settimane fa il centrosinistra in circoscrizione 7 bocciava la nostra richiesta al sindaco. Vogliamo restituire lo stabile all’associazionismo sano che non usa pietre bulloni materiale infiammabile ne’ in Val susa ne’ in nessun altro contesto alla ricerca pretestuosa di uno scontro nel tentativo di sottomettere le Istituzioni aggiunge ancora il capogruppo di fdi in circoscrizione Patrizia Alessi.