«Dal novembre 2020 ci stiamo battendo per una questione altamente discriminatoria nei confronti delle donne dell’Arma che ambiscono alla progressione di carriera. Molte di loro sono state penalizzate nei concorsi interni da Sovrintendente e Ispettori, in quanto i giorni di assenza per congedo di maternità, sono stati esclusi dal conteggio dei punteggi incrementali. Non è accettabile che la gravidanza penalizzi una donna lavoratrice».
Lo dichiara Monica Giorgi, presidente del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Alla prima lettera scritta al Comando Generale nel 2020, hanno fatto seguito anche interrogazioni parlamentari sulla tematica. La risposta – spiega Giorgi – è arrivata dopo due anni il 7 marzo scorso. La commissione del concorso interno ha rimodulato la definizione delle assenze, considerando quelle per maternità come giorno prestato utili al conteggio dei punti incrementali. È una vittoria di NSC che ci rende orgogliosi del nostro lavoro ma non ci fa abbassare la guardia. Continueremo – conclude – ad ascoltare le eventuali discriminazioni che ci saranno segnalate».