“In data 21 ottobre scorso, dopo 14 udienze ed il mutamento della composizione del Tribunale per due volte, la Dott.ssa Lia Staropoli, nota attivista anti ‘ndrangheta e presidente dell’associazione ConDivisa, è stata assolta dal Tribunale di Vibo Valentia in composizione monocratica (dr. Gianfranco Grillone), dal reato di diffamazioni aggravate nei confronti del Sig. Rizzo Giuseppe e Rizzo Salvatore (quest’ultimo appartenente all’associazione antimafia Libera Vibo Valentia)”. Lo rende noto l’avv. Adele Manno, che l’ha assistita nel corso del giudizio.
“I Signori Rizzo, infatti, si erano riconosciuti in una serie di post pubblicati sul profilo FB della dottoressa Staropoli, quali “Il figlio di un professionista dell’antimafia fidanzatissimo della figlia di mafiosi”, “tranquilli che quando vi sposerete il servizio fotografico ve lo farà il Ros gratis”, del 2015 e “associazioni antimafia che si tengono dentro parenti di mafiosi mentre si intascano fondi”, e un ultimo, infine, in cui si faceva riferimento ad un “malandrino” che “aveva chiamato alle armi i cugini contro di lei” , del novembre 2016. Il Tribunale, con motivazione contestuale, dichiarava di non doversi procedere per i post del 2015 e quello del 7 novembre 2016 (quelli del 2015 per tardività della querela, mentre quello del 2016 per omessa querela, atteso che si sarebbe eventualmente dovuta riconoscere nel post offensivo l’associazione, non già i signori Rizzo), mentre, seppur ai sensi dell’art. 530, comma II, c.p.p., assolveva l’imputata con la formula perché “il fatto non sussiste”, atteso che l’accusa e le parti civili non erano comunque riuscite a fornire la prova dell’offesa conclamata della reputazione del querelante”.