“Speriamo si faccia chiarezza ridando alle forze dell’ordine la credibilità che pochi hanno cercato di togliere a molti”.
E’ il grido disperato dei tanti uomini e donne in divisa che ogni giorno scendono in strada con la sola missione di tutelare il cittadino e i suoi diritti, compreso quello a manifestare pacificamente e senza armi.
Lo sfogo arriva all’indomani della notizia diffusa dalla Questura di Roma, che in un comunicato ha spiegato che il poliziotto immortalato dai video e che i social hanno ribattezzato come “infiltrato”, si è presentato spontaneamente presso gli uffici di polizia. L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria che valuterà la sua condotta.
La Questura ha precisato inoltre, che tali condotte non sono da attribuire a un funzionario di polizia, ritenuto erroneamente l’uomo immortalato dalle immagini. Nella giornata di ieri, infatti, in un tam tam mediatico, sono state diffuse immagini con tanto di nome e cognome di un Dirigente di Polizia completamente estraneo ai fatti. Questo ha proceduto a querelare tutti coloro che hanno divulgato la notizia inesatta.
Le forze dell’ordine però, non ci stanno a farsi etichettare come “picchiatori”. Lo sfogo arriva dalla pagina facebook Puntato, L’App degli Operatori di Polizia.
“Abbiamo assistito a violenza gratuita da parte anche di persone in uniforme – scrive lo staff – che non rappresentano in alcun modo tutti i colleghi che ogni giorno prendono sputi, violenze e ciononostante, con professionalità, continuano a fare onestamente il proprio lavoro. Auspichiamo che ha sbagliato paghi da ambo le parti e che si faccia chiarezza ridonando la credibilità che pochi hanno cercato di togliere a molti”.