Una pronta risposta del Questore di Roma, che ha disposto la cessazione immediata dell’attività di un locale in via Tiburtina dove, il 1 ottobre scorso, un uomo, avventore del locale, ha perso la vita a seguito di un pugno sferrato dal figlio del proprietario. La notifica del provvedimento, emesso dopo un’approfondita istruttoria della Divisione Amministrativa della Questura, è stata eseguita dagli agenti del commissariato San Lorenzo. Il proprietario dell’attività era già stato sanzionato per aver somministrato alimenti e bevande in assenza di licenza dalla Polizia di Stato e da Polizia Roma Capitale.
15 giorni, questo lo stop imposto dal Questore di Roma ad un bar in viale Tirreno dove, pochi giorni fa, in una zona circostante allo stesso, un 27enne romano aveva aggredito un ragazzo peruviano, provocandogli la frattura delle ossa nasali. Prima di questo episodio, al titolare dell’esercizio commerciale erano già state contestate diverse sanzioni, per il mancato funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro, per la violazione delle misure anti – Covid, e diverse violazioni accertate dalla Guardia di Finanza, come la mancata revisione periodica del misuratore fiscale.
Ad apporre i sigilli al locale, dopo la chiusura dell’istruttoria della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Roma, sono stati gli agenti del III Distretto Fidene Serpentara.
Cocaina trovata sul lavandino del bagno e clienti trovati in possesso di hashish, questi tra i motivi che hanno determinato l’emissione di un altro provvedimento di sospensione temporanea della licenza, ai sensi dell’articolo 100 del T.U.L.P.S., sempre per 15 giorni, a carico di un’attività commerciale in via della Primavera. La notifica del provvedimento al titolare, a seguito del procedimento amministrativo istruito dal Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, è stata eseguita dal V Distretto Prenestino. Al locale erano già state contestate sanzioni amministrative per violazione delle norme anti-Covid e relative al controllo dei green pass dei clienti.
15 giorni di chiusura anche per un minimarket a via delle Meduse a Fiumicino, il cui titolare era stato deferito all’autorità giudiziaria dagli agenti del commissariato di zona. L’uomo, infatti, dopo esser stato sanzionato con la chiusura provvisoria dell’esercizio per 3 giorni, perché aveva omesso di indossare il dispositivo di protezione individuale nelle interazioni con i clienti e non aveva osservato una scrupolosa igiene nella sua attività, ha continuato, incurante della sanzione, a tenere aperta l’attività.
Sono stati, inoltre, gli agenti del II Distretto Salario Parioli a contravvenzionare un bar nelle vicinanze di corso Trieste, ove la titolare aveva allestito un banchetto, con vicino il registratore di cassa, sulla soglia della pertinenza esterna del locale, somministrando bevande alcooliche. Al gestore dell’attività è stata contestata la violazione amministrativa ai sensi dell’art.14 bis della legge 125/2001, in quanto ha somministrato bevande alcooliche su spazi pubblici, in orario non consentito. Ed è stata elevata una sanzione pari a 4.000 euro.
Inoltre si è proceduto all’ispezione, nella zona di via Po, di un’attività di ristorazione dove è stata riscontrata una violazione sanzionata amministrativamente, oltre alla presenza di 3 lavoratori non in regola con il contratto di lavoro, la cui irregolarità è stata comunicata all’Ispettorato Nazionale del lavoro per gli adempimenti del caso.
Infine, gli agenti del commissariato San Lorenzo hanno sanzionato il titolare di un esercizio di vicinato in P.zza Immacolata per inottemperanza al divieto di assembramento, con una multa di 400,00 euro ed una chiusura provvisoria di 3 giorni. Successivamente, è stata sanzionata anche un’altra attività in Via degli Equi per la vendita di sostanze alcoliche oltre l’orario consentito, ed applicata una sanzione di 350,00 euro.