Anche questa settimana la rubrica “Voi figli delle stelle”, da voce a chi non ha voce. Quest’oggi diamo voce a Katia Fiocco, che ci racconta la sua storia. La storia di una donna che sta lottando per poter indossare quella divisa meravigliosa, da sempre amata.
STORIA
Cara Debora, mi presento sono Fiocco Katia, una concorrente della prima prova preselettiva del concorso allievi agenti della polizia di stato conseguito nel 2017. Ci tengo a raccontarti la mia storia di questo concorso, che ha avuto solo conseguenze negative. Il 26-05-2017 viene pubblicato in gazzetta ufficiale, il concorso per il reclutamento di 1148 allievi agenti con i requisiti previsti dal bando: entro i 30 anni non compiuti e in possesso del diploma o della terza media. Ho studiato tantissimo per ottenere un punteggio alto, nello stesso tempo lavoravo. Non ho mai smesso di lottare per poter arrivare al mio obiettivo, essere una vera poliziotta, servire il proprio paese con onore e con determinazione. Purtroppo lo STATO E IL GOVERNO hanno voluto cambiare le carte in gioco. Il 15 marzo del 2019, dello stesso concorso vengo cambiati non solo i requisiti, ma la graduatoria degli 893 civili è stata prorogata per emergenza covid-19; con scadenza il 31 marzo del 2021.
In questi 4 anni al governo ho fatto presentare emendamenti, ordini del giorno, email, telefonate, ma ad oggi di tutto ciò non ho ricevuto nessun riscontro. A mia insaputa il 31 gennaio del 2020, viene pubblicato un nuovo concorso di posti 1650 allievi agenti, lasciando in vigore una graduatoria vigente del precedente concorso. Il mio concorso ha avuto tantissime ingiustizie, ad oggi posso solo dire che non smetterò di rinunciare ciò che mi spetta di diritto. Essere una poliziotta non è solo un sogno o passione, ma avere anche la determinazione. Lo Stato mi ha negato questo obiettivo e di indossare la mia meravigliosa divisa, ma ad oggi voglio continuare la mia battaglia, si la definisco così, perché voglio delle risposte concrete dopo vari anni. La divisa è tutto ciò che desidero. Chiedo al Governo, al Presidente della Repubblica, Prefetto, Ministro dell’Interno, che mi ascoltino per effettuare questo scorrimento dopo vari anni, e dare non solo speranza a me ma anche a tutti quei colleghi che si trovano nella mia stessa situazione. Voglio ringraziare chi mi affianca per questo lungo percorso al sindacato dell’Usip di Brescia e Usip nazione di Daniele Possemato, Vittorio Costantini e tanti altri che ne fanno parte. Insieme a loro abbiamo e stiamo lottando tutti i giorni per ottenere come ripeto delle risposte concrete e positive. Un ringraziamento va a Daniele Possemato, che mi ha sempre sostenuto e appoggiato per questi anni. Per me indossare la divisa non è solo un onore, ma dopo tanti sacrifici, allenamenti e continui studi che mi portano ad arrivare al mio sogno, spero che si realizzi in maniera positiva. Cara Debora ti ringrazio per avermi dato spazio sulla tua rubrica, per avermi permesso di diffondere l’ ingiustizia subita in questi anni.