«Carenza di organico, innalzamento dell’età media che si aggira intorno ai 45 anni, condizioni di lavoro con richiesta di obiettivi da raggiungere che hanno visto negli anni un vero e proprio esodo dalla territoriale, per lavorare in condizioni “tranquille”. Sono tutti fattori che, insieme ad altre cose, ingenerano stress e preoccupazioni tra il personale e causano scelte in alcuni casi, drammaticamente irreversibili e che devono essere combattute a tutti i costi. Quello di ieri è stato il quattordicesimo suicidio nell’Arma dei Carabinieri dall’inizio dell’anno».
Lo dichiara la segreteria nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Abbiamo deciso di non stare più a guardare e subire passivamente questa strage silenziosa. Per questo motivo – proseguono – abbiamo inviato una lettera al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per chiedere la convocazione di un tavolo tematico al quale intendiamo partecipare alla stregua dei sindacati di polizia, inoltre chiediamo che vengano resi accessibili i documenti di lavoro inerente l’osservatorio del fenomeno suicidi, istituito presso il Ministero dell’Interno, al quale chiederemo direttamente l’accredito».