Anche il sindacato di Polizia Coisp, per voce del suo segretario generale Domenico Pianese, scrive al Capo della Polizia Lamberto Giannini, chiedendo un incontro urgente per quanto riguarda la circolare che ha introdotto con decorrenza immediata, l’obbligo del green pass per l’accesso alle mense obbligatorie di servizio delle forze di polizia. Di seguito il testo integrale della missiva.
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
lo scorso 5 agosto il Dipartimento da Lei diretto ha emanato una circolare con la quale è stata esplicitata l’esenzione dall’obbligo di presentazione della certificazione verde Covid-19 (c.d. Green Pass) per l’accesso da parte dei Poliziotti alle proprie mense di servizio.
Ebbene, nella tarda mattinata odierna, dopo che già da ieri se ne era potuto leggere largamente nelle varie agenzie di stampa e nei giornali on line, l’Ufficio per le Relazioni Sindacali ha comunicato a questo Sindacato che l’Amministrazione era in procinto di pubblicare altra circolare, poco dopo ne siamo venuti in possesso attraverso i media e solo successivamente veniva inviata alle OO.SS. maggiormente rappresentative del personale della Polizia di Stato, con la quale, con decorrenza immediata, è stato disposto che «la consumazione del pasto all’interno delle mense di servizio dovrà essere consentita solo a coloro che sono in possesso delle certificazioni verdi Covid-19».
Ora, Gent.mo Signor Capo della Polizia, a parte l’assurdità di voler obbligare le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato a presentare il Green Pass per poter accedere alle proprie mense, non aperte al pubblico, il cui utilizzo costituisce quasi sempre una assoluta esigenza per la stessa Amministrazione avendo questa l’obbligo di garantire al personale quel ristoro necessario per svolgere un servizio che sovente si sviluppa forzatamente anche per 10, 12 ed anche molte più ore consecutive al giorno, è di tutta evidenza la gravità del fatto che l’odierna circolare sia stata formata senza il benché minimo confronto preventivo con chi rappresenta sindacalmente i Poliziotti.
Ciò avviene, peraltro, mentre l’obbligo del Green Pass pare non sussista per il personale che gestisce le mense in argomento (come peraltro incredibilmente non vi è per ristoratori e baristi contrariamente degli avventori di tali esercizi) e diversamente di quanto ancora accade nelle mense aziendali e servizi di catering su base contrattuale che riguardano altri lavoratori pubblici e privati nonché nei ristoranti interni agli alberghi.
Ciò avviene, nondimeno, diversamente da quanto accade in altre pubbliche amministrazioni dove mai si è pensato di emanare imposizioni di tale importanza senza averne prima discusso con le organizzazioni sindacali ed aver con queste raggiunto un accordo … come ad esempio avvenuto nel Comparto Scuola dove Amministrazione e Sindacati hanno sottoscritto un protocollo che prevede finanche la gratuità dei tamponi per il personale docente che non ha inteso vaccinarsi.
Inoltre, non senza intravedere nella citata contestata disposizione una volontà di introdurre in modo surrettizio l’obbligo vaccinale per i Poliziotti senza prevederlo esplicitamente con una norma di legge, la ridetta circolare manca di disquisire su tutta una serie di aspetti che questa O.S. avrebbe certamente sottolineato qualora ci fosse stato un preventivo confronto … e che forse volutamente si sono voluti evitare, pur non essendo assolutamente possibile eluderlo.
Mancano difatti chiarimenti su come potranno rifocillarsi quei colleghi sprovvisti di Green Pass obbligati a lavorare per un numero di ore di gran lunga superiore a quelle ordinariamente previste (un panino ed una piccola bottiglietta d’acqua che il misero “buono pasto” consente di acquistare non sarà certamente sufficiente), su chi dovrebbe controllare, garantendo la necessaria privacy, il possesso del Green Pass da parte dei Poliziotti che accederanno alle nostre mense obbligatorie di servizio, su quali siano state le eventuali disposizioni, in merito, del Ministero della Salute, etc. etc…
Su tutto comunque, come già esplicitato, risalta la grave superficialità di aver introdotto il menzionato obbligo senza che ci sia stato alcun confronto con il Sindacato, contrariamente a quanto correttamente accaduto nei giorni scorsi in altri Comparti … grave testimonianza del fatto che ancora una volta si vuole relegare le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato a cittadini di serie B, a cui i diritti sono sempre meno mentre i doveri sono sempre più pressanti.
Tutto ciò premesso La invitiamo, Preg.mo Signor Capo della Polizia, a valutare l’opportunità di sospendere la valenza della circolare in argomento, la cui applicazione «con effetto immediato» non pare davvero aver motivo, e di pianificare un urgente incontro con questo Sindacato e, se lo vorranno, con le altre organizzazioni che rappresentano i Poliziotti.