“E’ ormai quasi del tutto inagibile il padiglione centrale del centro di accoglienza di Pozzallo dove, in serata, è divampato un incendio che è degenerato fino a devastare quasi completamente la struttura. Durante i momenti più concitati 35 immigrati ospiti erano riusciti ad allontanarsi, ma in queste ore sono stati quasi tutti rintracciati. Questo è certamente il problema minore di fronte all’ennesimo caso che testimonia il gravissimo pericolo rappresentato da una situazione esplosiva, come è la gestione dei migranti specialmente in questo periodo dell’anno, e più che mai con l’emergenza sanitaria in corso”.
Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia, dopo che nel tardo pomeriggio di oggi, secondo le prime ricostruzioni, alcuni migranti hanno dato fuoco a dei materassi all’interno dell’hot spot di Pozzallo, scatenando un incendio che si è esteso in breve tempo distruggendo quasi completamente il padiglione centrale. Nella confusione generale 35 degli ospiti, molti condotti a Pozzallo da Lampedusa per il necessario periodo di quarantena, si sono allontanati, ma in serata erano già stati quasi tutti rintracciati.
“E’ veramente un miracolo che nessuno sia rimasto ferito – aggiunge Mazzetti -, ma non possiamo continuare ad affidarci alla buona sorte. Ripetiamo da sempre che il governo può adottare in tema di immigrazione la politica che ritiene migliore, ma poi deve essere in grado di reggerla e di darle seguito, senza che ciò significhi mettere in discussione la sicurezza di tutti. E’ ora di trovare altre risposte, perché i colleghi impegnati su questi fronti sono ormai stremati da turni massacranti, condizioni di lavoro proibitive, rischi davvero troppo elevati”.