«Gli episodi di violenza contro i colleghi sono all’ordine del giorno. È diventato davvero faticoso contarli, ma quello che fa specie è l’immobilismo dinanzi al bollettino di guerra che quasi ogni giorno vede un operatore di polizia costretto a ricorrere alle cure mediche per aggressioni subite in servizio».
A denunciarlo è Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), alla luce dell’ultimo fatto di cronaca avvenuto a Bologna, dove un cittadino serbo destinatario di ordinanza di carcerazione a seguito di maltrattamenti in famiglia, alla vista dei poliziotti gli si è scagliato contro mandandone due in ospedale.
«Solidarietà e auguri di pronta guarigione ai colleghi feriti. Questo – dice Conestà – è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo. Quanti altri colleghi dovranno ancora essere picchiati e mandati in ospedale, prima di dotarci di taser? Dobbiamo forse aspettare conseguenze peggiori? Mi appello per l’ennesima volta al Ministro dell’Interno e anche al nuovo Capo della Polizia: il taser è una priorità, la sicurezza dei cittadini – conclude – passa per quella di chi è deputato a garantirla».