Era il 2015, quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma iniziarono ad indagare su un carabiniere, insospettiti dai frequenti contatti emersi tra il militare e altri soggetti, organici a locali consorterie criminali, con a carico pregiudizi penali in materia di stupefacenti. I successivi approfondimenti investigativi evidenziarono la stretta collaborazione tra il citato carabiniere e altri due colleghi, con i quali aveva instaurato uno stabile vincolo associativo finalizzato al traffico di stupefacenti.
Nel corso delle investigazioni, inoltre, fu individuato un garage nella disponibilità di uno dei militari, sito nel quartiere “Infernetto”, dove furono documentate diverse movimentazioni di narcotico. A seguito di perquisizione effettuata il 30.04.2016, all’interno del citato locale venne rinvenuto un cospicuo quantitativodi sostanza del tipo hashish.
Altrettanto solleciti furono, da parte dell’Arma dei Carabinieri, i conseguenti provvedimenti amministrativi interni adottati nei confronti dei militari coinvolti nella vicenda che, oggi non più appartenenti all’Amministrazione da anni, nell’immediatezza furono sospesi dal servizio, per poi essere definitivamente allontanati al termine dell’iter disciplinare di stato, conclusosi con “la perdita del grado per rimozione”.
I provvedimenti amministrativi di cessazione di ogni rapporto di impiego furono adottati tempestivamente in quanto la scala gerarchica accertò, fin da subito, i gravi comportamenti illeciti posti in essere dai tre militari durante l’espletamento del servizio, senza necessità di attendere la definizione della vicenda in sede penale.
Per quei fatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Roma hanno oggi notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della DDA della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei tre ex militari, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, peculato, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale (artt. 110, 314, 476, 479 c.p. – artt. 74, 73 D.P.R. 309/90). Nell’ambito della medesima operazione, sono state altresì, eseguite perquisizioni personali e locali nei confronti di altri 5 soggetti, inseriti nel medesimo circuito relazionale, indagati anch’essi in ordine al reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito del medesimo contesto operativo, durante l’esecuzione delle perquisizioni delegate, questa mattina, i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza, un quarto uomo, uno dei cinque indagati destinatari di decreto di perquisizione, per detenzione ai fini di spaccio, in quanto trovato in possesso di 14,2 g di mariujana, 3 di hashish e materiale utile per il confezionamento delle dosi.