Due focolai di Covid-19 sono stati individuati nel commissariato di Polizia del quartiere Lido di Catanzaro e nel carcere della città in località Siano. Nel commissariato sono 6, al momento, i positivi tra i quali anche il dirigente. La vicenda, secondo quanto si è appreso, è iniziata dopo una perquisizione a viale Isonzo, quartiere al centro di un focolaio di Coronavirus, dove alcuni agenti hanno svolto delle perquisizioni. Gli ambienti del commissariato e di lavoro sono stati tutti sanificati. Sanificazione che prosegue. Anche gli agenti che hanno ricevuto la prima dose di vaccino stanno effettuando il tampone molecolare per essere sicuri di non aver contratto il virus.
“Il pericolo di viale Isonzo – ha detto Giuseppe Brugnano, segretario nazionale del sindacato di Polizia FSP – è stato
sottovalutato. Andava attivata una zona rossa, mentre sulla questione è sceso il silenzio assordante delle istituzioni
preposte. Se si aveva la certezza che doveva essere attivata la zona rossa, perché nessuno ha preso i giusti provvedimenti per isolare il quartiere e continua a star zitto, mentre i residenti continuano ad andare ovunque? Serviva un protocollo di sicurezza maggiore per tutelare chi, come i poliziotti, serve lo Stato quotidianamente. Siamo stanchi, anche questa volta, di essere stati trattati come carne da macello”. Nel carcere “Ugo Caridi”, dove nella prima e nella seconda ondata della pandemia si erano verificati solo casi sporadici, adesso ci sono una ventina tra agenti e detenuti positivi. Tutti sono isolati o nella zona preposta al Covid, allestita all’interno del penitenziario, o in quarantena domiciliare. Per il momento non ci sono pazienti provenienti dall’ambiente carcerario ricoverati nei reparti Covid degli ospedali. Dopo la notizia della positività, tutto il personale e gli operatori che quotidianamente lavorano nell’istituto, sono stati sottoposti a tampone o lo saranno nelle prossime ore, anche se
hanno effettuato già un primo test rapido