Ancora alta tensione in un carcere dell’Umbria. A dare la notizia è Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che racconta quanto avvenuto nel carcere Capanne di Perugia: “Questa mattina, mentre l’Agente di Polizia Penitenziaria addetta alla Sezione femminile stava aprendo le celle per consentire alle ristrette di accedere al cortile dei passeggi, una detenuta peruviana, con fine pena pena 2029 per reati di estorsione e minacce, già protagonista di diversi eventi critici finalizzati ad alterare l’ordine e la sicurezza interna, si è scagliata contro la poliziotta con chiari ancorchè incomprensibili atteggiamenti provocatori e violenti. L’Agente riusciva a chiudere la porta della cella ma la detenuta tentava comunque di colpiva e la faceva oggetto di lancio di sputi, attingendo viso, occhi e divisa. Solo grazie all’ausilio del personale di Polizia intervenuto si è potuto evitare il peggio. Ancora una volta, dunque, assistiamo all’ennesima aggressione al personale di polizia Penitenziaria della casa circondariale di Perugia. Auspichiamo che presto si possa intervenire su questa situazione visto che oramai le aggressioni stanno facendo statistica, purtroppo, e non si vedono provvedimenti concreti”.
Solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Capenne arriva anche dal Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, che stigmatizza la mancata assunzione di provvedimenti da parte del Ministero della Giustizia a tutela dei poliziotti penitenziari “sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e, nonostante, senza alcuna tutela reale della propria incolumità fisica personale. Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa, accentuati anche dalla scellerata vigilanza dinamica delle carceri che è alla base di tutta questa violenza inaccettabile. Rivendichiamo tutele e garanzie funzionali nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio bodycam e Taser su tutti nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali, Parole poche, fatti tanti, e le aggressioni contro la Polizia Penitenziaria continuano”.
Il SAPPE ricorda che, lo scorso 28 febbraio, le carceri umbre erano sovraffollate da 1.301 persone, 1.258 uomini e 43 donne: a Perugia Capanne erano presenti 326 detenuti: 43 le donne