Il MOSAP, con l’ausilio dello studio Madeo, ha ottenuto un’ulteriore importante affermazione dei diritti dei propri iscritti in sede giurisdizionale.
Con la sentenza n. 2993/2021, il TAR ha disposto la retrodatazione degli effetti giuridici della promozione per meriti straordinari in conformità alla nota pronuncia della Corte Costituzionale n. 224/2020.
Questo è un altro importante successo del MOSAP dopo la sentenza con la quale il TAR aveva dichiarato illegittimo il limite di età per l’accesso ai ruoli tecnici della Polizia di Stato.
Nello specifico, lo Studio legale Madeo, con gli avv.ti Antonello Madeo e Giampaolo Austa, ha impugnato dinanzi al TAR la promozione per meriti straordinari di un vice sovrintendente della Polizia di Stato per ottenere l’applicazione al caso specifico della sentenza della Corte costituzionale n. 224 del 2020, poiché la decorrenza giuridica della promozione era stata fatta risalire al momento del fatto e non al momento della vacanza del posto come, invece, stabilito dall’art. 75, comma 1, d.P.R. 335/1982.
Con la sentenza citata, invece, la Corte Costituzionale aveva stabilito l’illegittimità della citata disposizione “nella parte in cui non prevede l’allineamento della decorrenza giuridica della qualifica di vice sovrintendente promosso per merito straordinario a quella più favorevole riconosciuta al personale che ha conseguito la medesima qualifica all’esito della selezione o del concorso successivi alla data del verificarsi dei fatti”.
Il TAR Lazio ha accolto in toto la tesi dello studio affermando che “l’amministrazione resistente, nell’adottare il provvedimento di promozione, non abbia applicato correttamente l’art. 75 del D.P.R. 24/04/1982, n. 335 che, in seguito alla sentenza della Corte costituzionale 27/10/2020, n. 224, deve essere interpretato nel senso che le promozioni per merito straordinario del personale di Polizia non decorrono necessariamente dalla data del verificarsi dei fatti che hanno dato causa alla promozione, bensì dalla data, qualora più favorevole, eventualmente riconosciuta al personale che ha conseguito la medesima qualifica all’esito della selezione o del concorso immediatamente successivi alla data del verificarsi dei fatti che hanno determinato la promozione straordinaria”.
In ragione della decisione del TAR, che ha condannato il Ministero anche al pagamento delle spese di lite, la decorrenza giuridica della promozione verrà fatta risalire al 1.01.2020 e non già al 5.06.2016, com’era stabilito nel decreto impugnato.
Allo stato, sono circa 1000 i poliziotti per i quali la decorrenza giuridica della promozione è in contrasto con la citata sentenza della Corte Costituzionale che, anche in virtù di questo primo importante precedente, possono ricorrere al Giudice amministrativo per fa adeguare la propria anzianità di servizio.
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