L’8 marzo si avvicina e in occasione della giornata della Festa della Donna, vogliamo urlare ad alta voce “Stop alla Violenza sulle Donne”, amati e denuncia. La Polizia di Stato come ogni anno rinnova la sua campagna “Questo non è amore” e noi ci teniamo fortemente parlarne sotto la festa della donna, per ricordare a tutte le donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica, domestica, di atti persecutori e stalking, di chiedere aiuto alle forze dell’ordine e denunciare.
La violenza, noi donne, possiamo subirla sotto molti aspetti diversi, dalla violenza come abuso di potere sulla nostra persona, all’abuso sessuale. Ci teniamo a ricordare che non bisogna tenere tutto dentro, non bisogna avere paura di denunciare perché anche quella è una forma di violenza, violenza che facciamo a noi stesse.
Molte donne subiscono violenze fisiche in presenza di figli piccoli, figli che verranno segnati per sempre, perchè i nostri figli sono il nostro specchio riflesso. Una donna racconta: “Io ho subito per anni violenza fisica da parte di mio marito, anche quando ero incinta, anche quando allattavo. Ho subito senza denunciare per troppo tempo, ma quella volta che mi ha preso a calci e pugni davanti a nostro figlio di 3 anni, guardando i suoi occhi ho trovato la forza di reagire e denunciare”.
Il messaggio che deve passare è di non tenere tutto dentro, ma di trovare da dentro per noi stesse la forza di reagire, di rinascere più forti di prima, perchè tutte noi siamo eterne guerriere. E tutte insieme dobbiamo ricordarci che “Questo non è amore”. Durante il periodo pandemico moltissime donne hanno subito violenza, ma le forze dell’ordine sono state presenti sul territorio per dare sostegno, supporto, forza e coraggio. E non dimentichiamoci di tutta una rete importante a sostegno delle donne e dei propri figli, costituita da autorità giudiziarie, educatori, centri antiviolenza, centri di recupero dei maltrattanti e case rifugio per la massima tutela e protezione.