«Non è bastato lo spray urticante a placare la furia di un Ghanese che ieri si è scagliato a Varese contro due colleghi brandendo una bottiglia rotta e, successivamente, colpendoli a calci e pugni dopo averne afferrato uno per la caviglia. Non solo, per evitare di essere fermato, l’extracomunitario ha sputato sulle sue mani e ha imbrattato i suoi abiti di saliva, pur di non farsi toccare dai colleghi. Siamo all’assurdo».
È il commento di Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), in merito all’ennesima aggressione ai danni dei poliziotti, avvenuta ieri a Varese. Gli agenti sono giunti sul posto dopo la segnalazione di una residente che era stata poco prima molestata sessualmente.
«I colleghi hanno riportato fratture multiple con una prognosi fino a 20 giorni. Lo spray urticante in dotazione è servito a poco, la professionalità dei colleghi – prosegue Conestà – che sono riusciti a sfilargli la bottiglia rotta, ha evitato conseguenze ben peggiori. Ancora una volta torniamo a chiedere il taser. Se i colleghi ne fossero stati dotati, l’intervento sarebbe stato molto più semplice e sicuro. Ci appelliamo affinché si provveda subito alla dotazione, non possiamo aspettare che ci scappi il morto» conclude.