Ugo Russo, il ragazzo dei quartieri spagnoli di Napoli, ucciso l’anno scorso a 15 anni da un Carabiniere, mentre stava tentando di rapinarlo, viene celebrato e non solo a Napoli. Dopo la realizzazione del murales a lui dedicato, sono spuntati in diverse zone di Roma, manifesti che riproducono l’opera muraria.
L’iniziativa è stata avviata dal comitato “Quarticciolo Ribelle”, realtà vicina ai centri sociali della Capitale, che chiede verità e giustizia per il 15enne.
“Sono settimane che leggiamo polemiche sul murales in ricordo di Ugo Russo sui quotidiani di Napoli (fuori dalla Campania l’assassinio di un ragazzo dei quartieri spagnoli non è neanche una notizia) – scrive il comitato su facebook – La cosa che fa più male in questa storia è che dopo un anno sono sempre gli amici e i parenti di Ugo a doversi giustificare, a dover dimostrare di non essere collusi, a dover dare spiegazioni. Come se fossero loro ad aver ucciso un ragazzo di 15 anni sparandogli alle spalle mentre stava scappando”.
I manifesti sono stati affissi al Quarticciolo, a Casal de Pazzi, a Centocelle, a Villa gordiani, a Trionfale, alla Maranella, a San Lorenzo.