Negli scorsi giorni, a Rimini, la Polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di una quarantacinquenne italiana lì dimorante, ritenuta responsabile di due furti perpetrati nel mese del dicembre scorso, rispettivamente a Prato e Lucca nei confronti di gioiellerie ed effettuati con modalità truffaldine consistenti nel distrarre i gestori dei negozi ove la stessa si presentava con il pretesto di visionare gioielli per l’acquisto.
L’attività d’indagine di questa Squadra Mobile ha consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico della donna, necessari per l’emissione da parte della competente Autorità Giudiziaria della misura cautelare in carcere.
L’arresto è stato eseguito a Rimini all’interno di un alloggio di fortuna individuato a seguito di mirata attività di localizzazione effettuata dagli investigatori, anche grazie a specifiche attività tecniche.
La perquisizione effettuata nel luogo di cattura ha consentito altresì di rinvenire e sequestrare alcuni indumenti ritenuti utili per il quadro probatorio del procedimento penale, pienamente compatibili con quelli immortalati dalle telecamere nel corso del segnalato episodio delittuoso.
La modalità con la quale la donna poneva a segno i suoi colpi consisteva in una vera e propria strategia; entrata nel negozio e dopo aver manifestato al rivenditore l’intenzione di acquistare dei gioielli, poggiava sul bancone delle riviste, per poi visionare altri gioielli nei vari espositori. Approfittando della situazione e carpendo il momento propizio, la donna si appropriava con destrezza dei preziosi esibiti sul bancone infilandoli furtivamente nella propria borsa; la indagata, infatti, annovera numerosi precedenti specifici.
Nell’occasione, tale strategia aveva consentito alla malfattrice di asportare nella gioielleria di Lucca un rotolo contenente sedici catenine in oro e nella gioielleria di Prato di tre collane di oro e diamanti, in quest’ultimo caso per un valore di circa 3.500 euro.