“La scelta di somministrare agli appartenenti alla Polizia di Stato, alle altre Forze di Polizia e alle Forze armate il vaccino Astrazeneca, ossia quello che al momento offre la percentuale di efficacia più bassa, è inconcepibile. Si tratta dell’ennesima dimostrazione dell’approssimazione con cui si approccia al comparto sicurezza, nonostante la sola Polizia di Stato conti già tra le sue fila più di 7500 contagiati e 8 morti”. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “La decisione del Commissario Arcuri – prosegue – non tiene in considerazione una pluralità di fattori, a cominciare dal fatto che nelle Forze di Polizia e nelle Forze armate c’è personale over 55 a cui il vaccino non può essere somministrato. Le Forze di Polizia, peraltro, sono state indicate, subito dopo il personale sanitario, tra i soggetti più esposti al rischio Covid: i poliziotti hanno contatti diretti con persone contagiate, come accade ad esempio nei centri di accoglienza e rimpatrio dei migranti. Questo avrebbe dovuto suggerire la necessità di riservare agli agenti il vaccino che offre la più alta percentuale di efficacia anche nei confronti delle varianti al virus, ma non è stato così. Siamo convinti sostenitori dell’importanza dell’immunizzazione: per questo chiediamo maggiore attenzione per quel 75% di poliziotti che hanno già aderito al piano vaccinale e in particolare per chi non potrà essere immunizzato a causa dell’età, rimanendo così esposto al contagio. La mancanza di considerazione del Commissario per l’emergenza nei confronti dei poliziotti ci lascia profondamente delusi”, conclude.