Gentilissima Teresa, i testi delle canzoni sono inequivocabili. Riferimenti chiari alla “Polizia da sparare”, aggettivi ed epiteti pesanti contro le Forze dell’Ordine, una immagine superlativa dei boss e dei mafiosi.
Basterebbe questo per fare riflettere.
Questa non è musica e poco importa se qualcuno possa avere cantato roba simile in passato.
Non è certo una giustificazione.
Anzi, è la conferma che qualcuno non si sia evoluto nonostante viviamo nel 2021…
La cultura è ben lontana dall’esaltazione di personaggi discutibili che hanno scritto pagine buie di storia.
Cultura è raccontare il territorio, la sua architettura, i suoi borghi, le lotte di chi sacrificando la vita, ha cercato di lasciare ai giovani un mondo migliore e una eredità chiamata LEGALITA’.
Questa è la cultura.
La malavita, i racconti che ruotano intorno ad essa e i personaggi di cui si circonda, è SPAZZATURA…
Provi a soffermarsi sui tanti film fatti per ricordare chi ha sacrificato la propria vita per servire lo Stato combattendo la criminalità organizzata, come Magistrati o appartenenti alle Forze di Polizia.
Provi a fare un brano dal titolo “La mafia è una montagna di merda” per parlare un linguaggio aggressivo e facilmente comprensibile soprattutto ai ragazzi.
Nessuno ha mai parlato della sua famiglia, non cerchiamo di deviare l’attenzione, ma esclusivamente ai “messaggi deviati” che si cercano di veicolare con determinati brani musicali.
Giuseppe Brugnano – Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia FSP