Al via la sottoscrizione pubblica per rendere pienamente operativa e fruibile da parte dei visitatori la Torre di Palidoro che dal 23 settembre scorso è diventata sede di uno spazio espositivo multimediale e multifunzionale dedicato a Salvo d’Acquisto, l’eroico vicebrigadiere dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare, che nel 1943 proprio qui trovò la morte per mano delle truppe naziste, offrendo la propria vita al posto di quella di 22 civili.
Tramite “Art Bonus”, strumento del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo per la raccolta fondi attivato dalla Regione Lazio, il donatore potrà sostenere concretamente la realizzazione degli interventi di restauro. Il contributo sarà inoltre detraibile al 65% dalla dichiarazione dei redditi.
Il Museo, frutto del protocollo d’intesa tra le due Istituzioni, presenta il contributo dato dall’Arma dei Carabinieri nel periodo della lotta di Resistenza e Liberazione che si intreccia con gli episodi salienti dalla vita di Salvo D’Acquisto.
La Torre è circondata da un vasto parco, curato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, dove sono stati piantati o recuperati esemplari appartenenti a specie vegetali tipiche del litorale e allestiti diversi percorsi naturalistici creati per le scolaresche alle quali illustrare le particolarità ambientali del luogo e i tragici eventi storici di cui è stato teatro.
L’immobile, di proprietà della Regione Lazio, è una torre costiera situata nell’omonima località del Comune di Fiumicino, attualmente in gestione al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri. Alta circa 20 metri e risalente al IX secolo, aveva uno scopo difensivo e di avvistamento delle navi nemiche. Inserito in un contesto di grande pregio naturalistico e paesaggistico, nel cuore della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, a pochi chilometri dalla Riserva Naturale di Macchiatonda e dal Complesso del Castello di Santa Severa, il sito, che nel secondo conflitto mondiale è stato scenario di questo emblematico episodio storico, è oggi diventato non solo un simbolo della memoria, ma anche un luogo di incontro, di cultura civile e ambientale, aperto alla comunità locale e alle scuole. Sono in atto, inoltre, contatti con la sede locale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per definire un calendario di eventi dedicati ai piccoli pazienti quando la normativa sul contenimento dell’emergenza sanitaria in atto lo consentirà.