Un giovane pregiudicato di origini campane era giunto da alcune settimane nel Comune di Cantalupo nel Sannio, per espiare la misura cautelare degli arresti domiciliari, perché ritenuto responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’interessato, così come disposto dall’A.G., non avrebbe potuto ricevere persone non coabitanti nel domicilio ove stava espiando la misura cautelare, men che meno soggetti pregiudicati.
I militari della Stazione di Cantalupo Nel Sannio nell’ambito dei quotidiani controlli eseguiti per verificare il rispetto delle disposizioni impartite, hanno ripetutamente riscontrato l’inottemperanza da parte del soggetto del divieto di ricevere persone nel domicilio verificando in più occasioni, sia di giorno che di notte, la presenza nell’abitazione di più persone ed anche pregiudicate.
Il Tribunale di Torre Annunziata, informato dalla Stazione di Cantalupo nel Sannio del comportamento tenuto dall’arrestato domiciliare, ritenendo la misura in espiazione del tutto inadeguata ed al fine di impedire condotte recidivanti, disponeva la revoca degli arresti domiciliari e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, che veniva eseguita con la traduzione dell’interessato presso Istituto Penitenziario di altra regione, a disposizione dell’A.G. mandante.