Nei pressi della Parrocchiella, zona Quartieri Spagnoli, è comparso un murale dedicato a , il baby rapinatore ucciso a febbraio scorso. Aveva 15 anni, ferito mortalmente da un carabiniere che si era difeso da un tentativo di rapina. Gli amici di Russo gli hanno fatto realizzare un murale, sotto il volto del 15enne, la scritta: verità e giustizia.
“Ormai intere zone dei Napoli sono piene di murale dedicati a piccoli o grandi criminali – dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. “A nessuno fa piacere che una persona muoia ancor di più se è un ragazzino – continua Borrelli che ha chiesto al comune e alla soprintendenza se ci siano state autorizzazioni – ma le famiglie invece di fare autocritica per come hanno educato i loro figli in modo violento e illegale impongono il loro dolore a tutti facendo realizzare in modo più o meno abusivo delle opere che mitizzano chi è vissuto nella criminalità. Guarda caso mentre ogni angolo della città viene deturpato e vandalizzato ogni giorno senza alcun rispetto queste aree sono considerate sacre e inviolabili. E mentre aumentano i santuari dedicati a questi personaggi vengono dimenticati gli eroi e le vittime della criminalità. Per loro resta solo l’oblio e il disinteresse. L’onestà, il rispetto delle regole, la lotta alla camorra non sono valori per alcune fasce della popolazione anzi sono simboli di debolezza e stupidità. Un disastro sociale che aumenta ogni giorno di più nel silenzio e disinteresse generale”.