Alle ore 22.15 circa del 4.11.2020 mentre una pattuglia della Polizia di Stato percorreva viale Regina Elena, veniva fermata da un uomo che indossava una maglia a brandelli, particolare che non poteva che destare l’attenzione dei poliziotti. Vicino al soggetto, un 53enne della provincia di Forlì, vi era una ragazza, una 24enne indiana, che, nonostante all’apparenza sembrava prestargli aiuto, subito, alla vista della pattuglia della Polizia tentava di darsi alla fuga per eludere il controllo. L’uomo, spaventato e trafelato, riferiva di essere appena stato rapinato da un soggetto all’interno di una camera di un residence poco distante.
Capita la gravità della situazione, 2 equipaggi di volante si portavano prontamente in ausilio dei colleghi. Il 53enne riferiva al primo equipaggio intervenuto che poco prima si era portato unitamente alla ragazza in sua compagnia, presso l’alloggio di quest’ultima in un residence di via Cirene. Una volta all’interno ad attendere la coppia vi era una seconda ragazza, una 19enne marocchina, insieme alla quale si portavano nella camera da letto per un incontro intimo. Dalla ricostruzione effettuata dai poliziotti è emerso che mentre le due ragazze seminude invitavano l’uomo a spogliarsi, d’improvviso faceva ingresso nell’abitazione un 19enne marocchino che, impugnando un coltello in acciaio da cucina, urlando, lo minacciava di non toccare le ragazze e nel frattempo gli prendeva il portafogli dai pantaloni appoggiati su di una sedia contenente la somma di 200€. Dopo averlo ulteriormente intimorito facendogli a brandelli la maglietta con il coltello, lo allontanava dall’abitazione intimandogli di portargli altri soldi il giorno seguente poiché sapeva dove abitava.
In tale occasione oltre a minacciarlo con l’arma, lo schiaffeggiava al volto e fingeva di cacciare anche la ragazza con cui era salito, la 24enne indiana, palesando una scenata di gelosia verso quest’ultima.
La ragazza, scesa in strada con il 53enne, appena vista la macchina della Polizia tentava di darsi alla fuga mentre l’uomo intimorito si dimenava per attirare l’attenzione dei poliziotti.
La 24enne, nonostante la repentina fuga per eludere il controllo di polizia veniva prontamente fermata dall’equipaggio della polizia intervenuto.
Mentre la giovane veniva accompagnata in Questura per gli accertamenti del caso dall’equipaggio intervenuto, altri poliziotti provvedevano ad acquisire quante più informazioni possibili per il proseguo delle indagini.
Nel contempo, stante l’incalzare degli eventi, le pattuglie di polizia intervenute in ausilio rintracciavano nell’appartamento del residence scenario degli eventi il 19enne marocchino entrato in camera con il coltello.
Da una prima versione fornita dal ragazzo sembrava che quest’ultimo, scioccato dall’aver visto la sua ragazza, la 24enne indiana, insieme alla sua amica, la 19enne maroccchina, seminude a letto con un uomo a lui sconosciuto, prendeva un coltello dal cassetto della cucina per impaurire l’uomo e cacciarlo di casa insieme alla sua compagna. Il giovane, incalzato dai poliziotti, ammetteva la sua responsabilità e consegnava agli stessi il portafoglio della vittima contenente i documenti d’identità e la somma in denaro contante di 200€.
Dai poliziotti successivamente veniva ritrovato in un cassetto della cucina il coltello in acciaio, della lunghezza di 21cm di cui 8cm di lama, utilizzato per minacciare l’uomo.
L’attività degli equipaggi di volante non si è però arrestata. Una volta rintracciata anche la seconda ragazza, la 19enne marocchina, quest’ultima, spinta dalle incessanti domande dei poliziotti, necessarie per capire cosa fosse realmente accaduto, confermava la dichiarazione della vittima.
Una volta accompagnati in Questura tutti gli attori della vicenda, è emerso che il 53enne rapinato, svariate volte aveva usufruito delle prestazioni sessuali a pagamento della 24enne indiana ma che solo ieri, dopo aver consumato un rapporto intimo con la stessa, aveva acconsentito ad accompagnarla presso il residence dove dimora.
Una volta giunti in prossimità del residence di via Cirene, all’uomo veniva offerto uno “spettacolo” gratuito da parte della stessa ragazza e di una sua amica dimorante nello stesso Residence. L’uomo allettato dall’offerta accettava ma poi il tutto si tramutava in un incubo.
Da indagini ulteriori è emerso che le due donne, insieme al compagno della 24enne, si erano scambiate messaggi per accordarsi sulla commissione della rapina e conseguente tentata estorsione.
Per tutto quanto esposto i tre sono stati arrestati per rapina aggravata e tentata estorsione in concorso.
Per le due donne e per l’uomo questa mattina si sono aperte le porte della casa circondariale rispettivamente di Forlì e di Rimini.