Si chiamava Kelly, aveva 31 anni e stava combattendo contro un tumore all’intestino. Poi l’arrivo dell’emergenza coronavirus e per lei l’interruzione delle terapie da parte del sistema sanitario nazionale inglese (Nhs), rivelatasi fatale: è la vicenda di Kelly Smith, paziente scomparsa a Macclesfield, in Inghilterra, che da circa tre anni si stava sottoponendo a cicli di chemioterapia. Negli ultimi mesi, le cure erano state posticipate a causa della pandemia.
A riportare la notizia è il Daily Mail. Lo scorso marzo i medici avevano fatto sapere a Kelly Smith che la sua terapia sarebbe stata interrotta per tre mesi: la giovane donna è morta a giugno, dopo l’estensione del cancro. In questi mesi, insieme ai familiari, la paziente aveva lanciato diversi appelli attraverso i social network senza ottenere risultati.
Craig Russell, 51 anni, patrigno della paziente ha dichiarato al Daily Mail: “La perdita di Kelly è stata devastante per la nostra famiglia. Tante persone hanno sofferto come noi, perdendo i propri cari. Non supereremo mai veramente il fatto di averla persa”.
Il signor Russell e sua moglie, Mandy, la madre di Kelly, hanno lanciato una petizione (che ha raccolto più di 316.000 firme) per chiedere al governo di porre fine ai ritardi nel trattamento dei malati oncologici durante la pandemia.
fonte huffingtonpost