E’ morto il gatto preso a calci da un ragazzino in un video pubblicato su Tik Tok. Forte l’indignazione sui social. L’episodio sarebbe avvenuto a Casoria ed è stato denunciato tra gli altri dal consigliere regionale della regione Campania Francesco Emilio Borrelli che ha stigmatizzato l’accaduto attivandosi per risalire all’autore del gesto.
Nel video, girato un mese fa, ma diventato virale nelle ultime ore, si vede il gatto schiantarsi contro un muro dopo essere stato colpito dal calcio per poi ricadere a terra senza vita. A confermare il decesso la Liv Onlus, ente che tutela gli animali. “Il gattino è morto. Abbiamo scoperto che era di circa un mese fa, ma che era stato reso pubblico solo oggi. Tuttavia, ci arrivarono telefonate in cui si affermava che potesse essere ancora vivo e che persone il giorno dopo sarebbero andate a cercarlo. Ci siamo aggrappati a questo con tutte le nostre forze, ma le notizie si rincorrono di minuto in minuto. Di tutta questa terribile storia non rimane che un gattino morto e una umanità sempre più perduta”.
Denunciato
“Abbiamo individuato e denunciato il minorenne in zona Cittadella a Casoria. Abbiamo inviato una nota all’ufficio Servizi Sociali del Comune di Casoria per capire se fossero a conoscenza di questa vicenda e del perché non siano intervenuti. Un minorenne che si fa filmare mentre ammazza un animale è terribile, un fatto violento che fa mal sperare per il futuro”. Lo hanno detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, Salvatore Iavarone, consigliere comunale a Casoria di Europa Verde e Francesca Imbaldi, esponente di Europa Verde a Casoria, che hanno individuato e denunciato il ragazzino dopo la segnalazione di un cittadino.
“Abbiamo parlato anche con alcuni dei suoi amici – hanno aggiunto – che hanno cercato di difenderlo con scuse assurde e campate in aria. ‘Pensava solo a fare il fico, non doveva essere postato il video, la gente è troppo moralista’, parole assurde che fanno capire il modo contorto in cui ragiona quella generazione”.
“Il ragazzo rischia dai due mesi ai quattro anni di galera” ha sottolineato l’avvocato Fabio Procaccini, intervenuto questa mattina alla Radiazza di Gianni Simioli “Lo prevede l’articolo 544 bis del Codice Penale per chiunque, con crudeltà e senza necessità, cagiona morte ad un animale”.
Napoli Today