E’ morto oggi, a 50 anni, dopo aver indossato la divisa dell’esercito italiano come militare in Somalia e Kosovo e poi dopo aver combattuto contro la malattia contratta proprio nei teatri di guerra, ma soprattutto contro chi non voleva accettare che quel male fosse stato provocato dall’uranio impoverito. Era ricoverato al Policlinico di Monserrato da un paio di giorni Marco Diana, l’ex maresciallo dell’Esercito di Villamassargia, nel Sulcis, che per anni è stato al centro di una battaglia estenuante. Alcuni anni dopo le missioni all’estero gli era stato diagnosticato un tumore al sistema linfatico e successivamente gli venne riconosciuta la causa di servizio e quindi la pensione, ma prima di ottenere il risarcimento ha dovuto combattere a lungo contro la burocrazia e contro quello Stato che, secondo lui, l’aveva abbandonato. Nel 2013 dalla sua pagina facebook aveva annunciato di dover vendere la casa per pagarsi le cure, un appello-denuncia che fece il giro d’Italia. Questa sera su quella stessa pagina facebook, appena si è sparsa la notizia della sua morte, sono comparsi tantissimi messaggi di amici, parenti ma anche di tante altre persone che hanno voluto salutarlo per l’ultima volta.