Tenta di vendere due dosi di stupefacente agli agenti in borghese della Polizia di Stato di Genova e finisce in manette.
È accaduto nella tarda mattinata di ieri, in via Gramsci, in pieno centro storico.
Da giorni, la Polizia di Stato è impegnata nel rafforzamento dei controlli nella zona del centro storico, anche al fine di accertare il rispetto dell’ultima ordinanza regionale, emanata per arginare l’escalation dei contagi da covid-19 che impone l’obbligo di utilizzo della mascherina, nell’arco delle 24 ore.
Sono circa le 12, quando al cospetto di agenti in borghese della Squadra Mobile, in sosta su un auto civetta in via Gramsci, si presenta un giovane senegalese, S.F., ventenne, irregolare, che scambiandoli per potenziali clienti, avvicinandosi al finestrino, offre loro due dosi di crack e di eroina, invitandoli ad acquistarla.
A questo punto i poliziotti si sono qualificati ed hanno arrestato il maldestro pusher.
Proprio la stretta di controlli che già da qualche tempo la Questura aveva intrapreso nelle vie del centro storico, aveva portato all’arresto di un altro pusher di nazionalità albanese che, nei giorni scorsi, era stato scoperto con un ingente quantitativo di cocaina e hashish che lo stesso occultava in un “basso” di Vico Testadoro, dove è stato scoperto il magazzino al cui interno era stato ricavato un appartamento di fortuna.
L.A., cittadino albanese, trentadue anni compiuti proprio il giorno dell’arresto, individuato in prossimità dell’alloggio, è stato trovato in possesso di circa settanta grammi di cocaina e circa cinquanta di hashish, e per questo condotto nel carcere di Marassi.
Prosegue senza sosta il diffuso monitoraggio della Polizia nel cuore della città della Lanterna, diventato in questi giorni “zona rossa” a causa dell’emergenza Covid, allo scopo di individuare sia gli spacciatori, ma anche clienti nei cui confronti vengono applicate le violazioni amministrative previste dalla normativa in materia di stupefacenti.