Nel primo pomeriggio di ieri, un uomo residente ad Omegna ha segnalato al 112 NUE che il proprio fratello, un cittadino italiano sessantaseienne che vive a Torino , soggetto a rischio per patologie mediche importanti, non rispondeva al telefono da circa 24 ore né a lui né al nipote,residente fuori regione. Avendo l’abitudine di sentirsi quotidianamente al telefono col familiare, proprio in considerazione del fatto che vive da solo e non gode di ottima salute, il fatto ha destato le loro preoccupazioni. Personale del Comm.to Madonna di Campagna, non appena ricevuta la notizia, ha effettuato un sopralluogo all’indirizzo indicato, riuscendo ad accedere nello stabile grazie ad una condomina che ha aperto il portone principale. Infatti, la persona di cui non si avevano notizie non rispondeva né al citofono né al campanello di casa. Una vicina, in possesso delle chiavi dell’appartamento, le porgeva agli agenti, i quali riuscivano a spingere via la chiave inserita nella toppa dall’interno e ad accedere nell’alloggio. L’uomo veniva trovato riverso sul pavimento, in posizione innaturale, apparentemente privo di vita. Uno dei poliziotti controllava il battito della vena giugulare, percependo delle lievi pulsazioni. Pertanto, mentre la centrale operativa richiedeva un’ambulanza sul posto, il capopattuglia della Volante si metteva in contatto telefonico col 118, che lo guidava nelle procedure di primo soccorso (quali posizionare il soggetto in modo tale da favorirne la respirazione, verificare che non soffocasse, fargli domande per cercare di ridestarlo dallo stato di incoscienza in cui versava). Dopo qualche minuto l’uomo ha accennato alcuni movimenti con le mani, nonostante rispondesse in modo piuttosto confuso alle domande. Giunto personale medico nell’alloggio, ne venivano stabilizzati i parametri vitali ed effettuato il trasporto in ospedale.