Suv, bottiglie di champagne, alberghi a cinque stelle: questa la vita mostrata dai fratelli Bianchi sui loro social. Un tenore da nababbi che però si scontra con quanto scoperto dagli inquirenti che indagano sulla morte di Willy Monteiro Duarte: attraverso il padre usufruivano del reddito di cittadinanza. Anche Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, indagati per il pestaggio mortale, usufruiscono del sussidio. Botta e risposta tra avvocati, che negano la domanda all’inps, e la Gdf che conferma il sussidio chiesto e ottenuto dalla famiglia.
La domanda per poter avere il reddito di cittadinanza è stata presentata dai vari capi famiglia i quali hanno inserito i loro figli, tutti al di sotto dei 24 anni e senza reddito, come familiari a carico. Questo potrebbe nel caso dei Bianchi aver fatto crescere l’assegno mensile oltre i mille euro. Una cifra che comunque non si sposa con la vita agiata che questi ragazzi dimostravano di avere con le foto postate sui profili social. Per i quattro picchiatori di Colleferro si è già aperta l’indagine patrimoniale che potrebbe però allargarsi anche ai genitori visto che le dichiarazioni mendaci sono punite a norma di legge.
La Gdf li denuncia: “Devono restituire 28mila euro” – Ma a confermare la notizia arriva la Gdf di Colleferro che ha certificato in 33mila euro la cifra che i quattro del branco avrebbero percepito indebitamente come reddito di cittadinanza. Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, avrebbero “omesso di indicare nelle
autocertificazioni compilate dati dovuti, creandosi in tal modo le condizioni per accedere al beneficio”. Alla luce di una serie di accertamenti la Guardia di Finanza di Colleferro li ha denunciati per violazione della legge che regola il reddito di cittadinanza alla procura di Velletri e li ha segnalati all’Inps per il recupero delle somme. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori in su un totale di oltre 33mila euro ottenuti dai denunciati ne devono essere recuperati 28.747 mila euro.
Fonte tgcom24