Uno dei mandanti dell’omicidio di Rosario Livatino, G. M. di 64 anni, ha usufruito di un permesso premio della durata di nove ore. Il destino ha voluto che ne usufruisse proprio nella settimana delle commemorazioni per il giudice Livatino, ucciso in un agguato di mafia il 20 settembre del 1990.Il permesso premio, deciso dalla magistratura di Sorveglianza di Padova, è il primo dall’ergastolo (comminato nel 1999 dalla Corte d’assise di Caltanissetta) e dalla successiva latitanza. M. è stato detenuto per vent’anni in regime di carcere duro e ha ottenuto il permesso anche grazie alla sentenza della Consulta di qualche mese fa sui reati ostativi e i permessi.