In sede di conversione in legge del decreto legge n.76 del 16 luglio 2020 recante misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale, il Governo ha accolto un ordine del giorno del M5S – primo firmatario il Presidente della Commissione Difesa Gianluca Rizzo – in merito alla riorganizzazione delle stazioni appaltanti del Ministero della Difesa.Partendo dalla recente relazione della Corte dei Conti n.5/2020/G che invitava governo e legislatore a ridurre e riorganizzare le stazioni appaltanti (solo quelle dell’area centrale della Difesa sono 15) “al fine di migliorare l’effettiva capacità tecnica e organizzativa con una più elevata competenza e professionalizzazione”.L’ordine del giorno sottoscritto oltre che da Gianluca Rizzo anche dai deputati Giovanni Luca Aresta, Giovanni Russo, Emanuela Corda, Francesco D’Uva, Antonio Del Monaco, Luca Frusone e Carmelo Massimo Misiti impegna il governo “a valutare opportune iniziative di carattere normativo volte ad adeguare le disposizioni inerenti l’attività contrattuale del Ministero della Difesa, in materia di contratti pubblici, nonché le attività destinatarie del procurement militare, da quelle ricomprese nei contratti pubblici di diritto comune.”L’odg impegna infine il Governo a valutare altresì l’adozione di misure idonee “volte alla riorganizzazione delle stazioni appaltanti del Ministero della Difesa, al fine di migliorare l’effettiva capacità tecnica ed organizzativa” anche al fine d’incrementare “il livello di efficacia della posizione nazionale nell’ambito di meccanismi di procurement comunitari”