Un uomo muore per un malore improvviso e una massa di curiosi armati di smartphone si accalca per immortalare l’evento scattando foto e video. Sembra la descrizione di una delle tante vignette che girano sul web relative al futuro che attende le nuove generazioni “super connesse” e invece è quanto accaduto ieri in un centro commerciale di Roma.
Da questa pandemia dovevamo uscire migliori ma sembra che siamo ben lontani dal perdere alcune pessime abitudini come la morbosa curiosità e il desiderio di fare selfie, foto o video anche in condizioni che la decenza dovrebbe farci evitare.
È il caso di chi, ieri, in seguito alla morte improvvisa di un uomo di 73 anni all’interno del centro commerciale Euroma 2 di Roma ha pensato bene di accalcarsi per non perdere la scena e poter scattare foto o video con i propri smartphone. Perfetti esponenti di una società dell’apparire che non può perdere lo “scoop”, l’evento a cui si assiste, condividendolo sui social anche quando è decisamente di cattivo gusto e sprezzante del dovuto rispetto che merita ogni essere umano.
Ma tornando al fatto, una folla di curiosi si è riunita intorno all’uomo accasciato a terra e la calca impediva tra l’altro i soccorsi, secondo quanto ha dichiarato il responsabile del centro commerciale a Il Messaggero.
Il reparto è stato immediatamente chiuso proprio per lasciare la possibilità agli operatori sanitari di intervenire, anche se ormai era troppo tardi. Nonostante i tentativi di rianimazione, infatti, l’uomo è deceduto.
Successivamente, a causa di questo gruppo di persone senza scrupoli che continuavano comunque ad avvicinarsi con i loro smartphone, il direttore del centro commerciale ha deciso di chiudere l’intera struttura e sono stati fatti uscire tutti i clienti.